Se si osserva Piadera – frazione collinare tra Vittorio Veneto e Fregona – con le spalle rivolte ai monti par di vedere un golfo in virtù della particolare forma ricurva e concava: lasciando spazio all’immaginazione, i suoi pendii sembrano tuffarsi nella vallata sottostante dove Serravalle e Ceneda in primo piano, e Revine incastonata giù in fondo, si immedesimano a pennello nella parte del mare. In effetti qualcosa di simile all’acqua si poteva trovare in questi pacifici luoghi qualche centinaio di migliaia di anni fa, quando i ghiacciai la facevano da padrone.

Da una parte la graziosa chiesetta di S.Augusta abbarbicata sul colle quasi a voler effondere benedizioni sull’urbe sottostante e nello stesso tempo ergersi a vigile sentinella del popolo peccatore, dall’altra il Monte Pizzoc (1.565 metri slm) ed il Col Visentin (1.763 metri slm) incutono rispetto e rigorosa riverenza.

Ma ecco che avvolta tra i boschi, i vigneti e qualche asino al pascolo, si vede spuntare come un paguro l’Azienda Agricola San Maman (S.Maman è protettore delle nutrici e dell’ecologia) di proprietà della Famiglia Bruseghin.
Ci troviamo all’incirca sui 400 / 430 metri slm e siamo al cospetto del vigneto di uva Glera tra i più alti dell’intera denominazione Prosecco DOC. Per somma gioia delle loro radici, queste piante poggiano su un terreno morenico molto appetibile e sono quindi votate a succhiare nutrimento come un orso in mezzo alle arnie: infatti la notevole vigoria dei rami delle viti si coglie a vista d’occhio, prima di iniziare le operazioni di potatura dei vigneti. Ora, però, siamo a maggio inoltrato e ritorniamo nel vigneto in quel di Piadera poiché è giunto il tempo della scacchiatura – in dialetto trevigiano sbamboar – ovvero:

Scacchiatura : s. f. [der. di scacchiare]. – In agraria, operazione di potatura verde che consiste nel sopprimere i getti infruttiferi (cacchi) della vite (ma anche del tabacco), allo scopo di favorire lo sviluppo dei getti che portano il frutto.

(Ringrazio e riverisco il dizionario Treccani per il puntiglioso significato)

Scacchiare avendo come maestro Marzio Bruseghin non è certamente situazione di tutti i giorni: si dice poeticamente che dietro un gran vino c’è solitamente una gran persona; così ascoltando Marzio, la sorella Sabrina ed i loro genitori si coglie istintivamente che il prodotto ottenuto da questo terroir non sarà mai banale e scontato.

L’insegnamento da sottolineare e recepire durante la scacchiatura è prima di tutto quello riguardante l’osservazione della pianta nel suo complesso, ovvero come si sta sviluppando in base alla potatura eseguita qualche mese prima. Il passo successivo è quello di indirizzare la linfa vitale della pianta sui tralci che tra qualche mese saranno in procinto di donare i loro preziosi frutti, eliminando senza nessuna remora i piccoli fronzoli (germogli) dispendiosi per l’efficienza energetica della pianta. Anche nell’ambito della viticoltura stiamo quindi parlando di “coibentazione, risparmio energetico e sostenibilità” nei confronti delle viti: non è solo la moda del momento ma buonsenso e rispetto della natura.

Marzio Bruseghin si destreggia rapidamente nel vigneto come quando era tra i top del ciclismo professionista prima del ritiro, pochi anni fa, e con la stessa passione, genuinità e simpatia ci ha guidati tra i placidi declivi di Piadera alla scoperta di una viticoltura schietta e sincera.


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